Appartamenti, incentivo economico e formazione per attrarre nuovi medici nella montagna bellunese
L’Ulss dolomiti con la collaborazione della conferenza dei sindaci schiera tutte le forze per attrarre medici disponibili a turni di continuità assistenziale per coprire l’intero territorio provinciale.
A seguito dell’apertura di più posti nelle scuole di specialità, numerosi medici di continuità assistenziale hanno dato le dimissioni dopo aver intrapreso il percorso di specializzazione.
Per rendere attrattivo il territorio e spingere i medici a scegliere le sedi provinciali per l’esperienza di guardi medica, al fine di garantire l’assistenza primaria il più capillarmente possibile, l’ulss Dolomiti in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci ha proposto un pacchetto completo di appartamento, incentivo economico e formazione.
Appartamento
Grazie alla disponibilità dei Sindaci, sono stati individuati degli alloggi che potranno essere dati in uso ai medici disponibili a coprire almeno 2 settimane di turni di continuità assistenziale.
Gli appartamenti, arredati di tutto il necessario, sono già stati individuati nei comuni di San Nicolò Comelico, Cibiana e si sta rendendo disponibile anche un alloggio a Falcade.
Si tratta di strutture situate in località a vocazione turistica, immerse nella natura e da dove è possibile praticare diversi sport.
Ulteriori alloggi sono in fase di individuazione.
Incentivo economico
Attualmente l’incentivo consiste nel riconoscimento per le ore straordinarie, quindi oltre le 104 ore al mese previste, l’importo orario di 40 euro. Sono in fase di definizione ulteriori riconoscimenti economici che tengano conto delle difficoltà di operare nelle zone disagiate.
Formazione
È stato organizzato un corso di formazione sull’emergenza e urgenza in modo da accompagnare i giovani professionisti nel percorso e dare loro quell’esperienza pratica utile, anche dal punto di vista umano.
Il corso ha preso avvio oggi in modalità online con la prima lezione del primario del pronto soccorso di Feltre Edoardo Rossi.
Il corso è anche l’occasione di fare rete e condividere esperienze e competenze: dagli incontri con i medici di continuità assistenziale, infatti, era emersa questa necessità di scambio.
«Stiamo provando in tutti i modi a trovare professionisti disponibili per i turni di continuità assistenziale.
Ritengo che questo pacchetto possa essere appetibile per un medico, anche proveniente da altri territori: avere un appartamento a disposizione, l’incentivo economico e una rete di professionisti attorno non è poco ed è il frutto di una risposta corale del territorio», commenta il Direttore Generale Maria Grazia Carraro, «ringrazio i medici di medicina generale, ed in particolare quelli del Cadore e Comelico e quelli dei altri comuni sedi di Continuità assistenziali, che ancora una volta hanno dimostrato un grande senso di responsabilità, e i professionisti di guardia medica che hanno dato la disponibilità a turni aggiuntivi.
Non basta: lancio un appello ai professionisti che abbiano la possibilità di fare qualche turno a rendersi disponibili.
Se ognuno mettesse a disposizione la propria professionalità anche solo per qualche turno, si potrebbe incastrare un puzzle che garantirebbe un servizio importante a un territorio e alla sua gente.
Noi non ci arrendiamo: cerchiamo ancora soluzioni, anche con l’aiuto dei sindaci»