Veneto

Antimafia/Sequestrati oltre 300 mila euro ad un 55enne condannato per associazione mafiosa

I Finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno posto sotto sequestro oltre 300 mila euro riconducibili ad un pregiudicato residente in provincia.

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, in particolare, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo di 329.463 euro – emesso dal Gip del Tribunale Ordinario di Verona, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di un 55enne siciliano, già condannato con sentenza irrevocabile a due anni e quattro mesi di reclusione per associazione mafiosa.

L’uomo è finito nel mirino della Guardia di Finanza poiché non aveva comunicato, come imposto dalla legge, le variazioni patrimoniali che lo avevano interessato nel decennio successivo alla condanna.
Le Fiamme Gialle hanno rilevato che l’uomo, che da qualche anno esercita l’attività di procacciatore d’affari – dal 2016 al 2020 aveva movimentato su propri conti correnti e su carte prepagate cospicue somme di denaro, senza fare le prescritte comunicazioni alla Guardia di Finanza.

L’attuale normativa antimafia impone alle persone condannate con sentenza definitiva per taluni reati di particolare gravità – tra cui quello per il quale è stato condannato dal Tribunale di Catania il 55enne – l’obbligo di comunicare al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del luogo di dimora abituale, per dieci anni
ed entro trenta giorni dal fatto, tutte le variazioni nella entità e nella composizione del patrimonio, per cifre superiori a 10.329,14 euro.

La mancata osservanza di quest’obbligo è sanzionata penalmente con la reclusione da due a sei anni e la multa da 10.329 a 20.658 euro, nonché con la confisca dei beni, ovvero di somme di denaro per un valore equivalente. Come accaduto al 55enne siciliano.

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