Venezia

Allarme dei trasformatori della plastica per disponibilità limitata di materie prime e impennata dei prezzi

Allarme delle industrie trasformatrici della plastica per la difficoltà di approvvigionamento di materie prime.
A cinque anni dall’ultimo episodio, in Europa torna la paura per un nuovo shortage.

Flessione delle importazioni e aumento dei prezzi gli effetti del fenomeno, che rischia di mettere in ginocchio numerose aziende, anche nell’area metropolitana di Venezia e nella Provincia di Rovigo.

Il caso è scoppiato lo scorso ottobre, quando hanno iniziato a susseguirsi le chiamate dei principali produttori europei per tagliare, o addirittura annullare le consegne.
Queste problematiche, unite alle mancate importazioni dagli USA e alla grande richiesta dei mercati asiatici, hanno messo in seria difficoltà i trasformatori dell’UE, in particolare gli italiani.
Il costo delle materie plastiche è progressivamente cresciuto, fino a superare il +30% nel mese di gennaio.
Nello specifico, sono saliti i prezzi di PVC, PET, polipropilene e polietilene.

Pesanti le ricadute a danno delle industrie della trasformazione, che necessitano di ricevere le quantità attese per soddisfare i propri clienti.
La gravità della situazione, infatti, condiziona gli impegni assunti mettendo a rischio il rispetto dei termini di consegna per un periodo di tempo non prevedibile.
Il quadro potrebbe peggiorare ancora, fino a provocare eventuali sospensioni delle attività.

“L’impennata dei prezzi delle materie plastiche è in atto dal mese di ottobre e, ad oggi, non sono previsti miglioramenti almeno fino ad aprile.
A questi grandi player rivolgiamo un appello accorato, affinché mettano in atto una politica di valorizzazione e sviluppo del mercato europeo” dichiara Antonio Di Penta Presidente delle Sezione Materie Plastiche di Confindustria Venezia.

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