Acconciatura ed estetica: una rete capillare nella Marca con 2.165 saloni

Un esercito di 2.165 saloni di bellezza che danno lavoro a 4.376 addetti, per un bacino potenziale d’utenza di 876.000 abitanti. «Si tratta di una rete capillare di prossimità dedicata al benessere e con una attenzione particolare alla sostenibilità», afferma Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana.
«Il nostro ufficio studi ha analizzato il settore nella sua distribuzione territoriale ed emergono alcune indicazioni interessanti».
La prima è che solo Monfumo, Refrontolo, Zenson di Piave, Meduna di Livenza risultano “scoperti”, il 4,4% dei comuni della Marca Trevigiana.
In provincia si contano circa cinque operatori di bellezza ogni mille abitanti per un bacino medio di utenza di circa 200 persone.
Questi dati si incrociano con quelli della ricerca “Lo sguardo dei giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni sulle professioni del benessere”, realizzata da IVL – Istituto Veneto per il Lavoro in collaborazione con Confartigianato del Veneto e svolta in regione nel primo semestre 2023.
È emerso che sei giovani intervistati su dieci esprimono una scarsa propensione alla mobilità, evidenziando al contrario la volontà di non spostarsi dal nucleo di residenza nel breve periodo. Questa propensione, da una parte cresce con l’aumento dell’età e dall’altra è legata alle opportunità in termini lavorativi e di servizi che trovano nei comuni di residenza.
La presenza di imprese di prossimità nelle zone residenziali diventa quindi significativa per evitare che le giovani generazioni si spostino per poter accedere a tali servizi.
Dalla ricerca emerge il ruolo che le imprese di prossimità ricoprono nel territorio e la prospettiva che i giovani hanno del settore benessere. I saloni di acconciatura ed estetica sono considerati dai giovani delle realtà dalle grandi potenzialità di crescita e di sviluppo futuro fondato sull’aggiornamento continuo con corsi mirati ad elevare la qualità per soddisfare una clientela sempre più attenta al contesto ambientale e alla sostenibilità, orientate alla personalizzazione del servizio e alla cura del sé».
Non è un caso che dove si registra il migliore rapporto tra numero di abitanti e addetti al benessere siano piccoli comuni: Portobuffolè, con 92,8 abitanti per addetto, Gorgo al Monticano (118,9) e San Vendemiano (134,3).
Seguono in questa classifica tre comuni di riferimento come Conegliano (134,5), Montebelluna (137,6) e Oderzo (138).
Treviso si colloca al 10° posto. Sono 28 i comuni trevigiani che superano il valore medio provinciale (30,1%) e anche quello regionale (204,2 abitanti per addetto).
«Il sistema del benessere», conclude il presidente Oscar Bernardi, «è uno degli strumenti che abbiamo per la rivitalizzazione del tessuto economico locale mediante relazioni di vicinato e rapporti sociali e ambientali.