A Venezia la prima Assemblea di Confindustria Veneto Est. Presentate le ‘idee motrici’ per il futuro del Veneto Orientale

Si è tenuta nel pomeriggio di oggi, la prima Assemblea Generale Privata di Confindustria Veneto Est – Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso, nella sede di Venezia Terminal Passeggeri (VTP). CVE rappresenta oggi la seconda Associazione territoriale del Sistema Confindustria con 5.000 imprese associate per un totale di 270.000 collaboratori.
L’Assemblea ha eletto a scrutinio segreto 85 componenti elettivi del Consiglio Generale, che unitamente ai componenti di diritto costituiscono il nuovo Consiglio Generale dell’Associazione per il quadriennio 2023-2027, e 8 Probiviri e 5 Revisori per lo stesso periodo.
Nel corso dei lavori è stata presentata ai Soci la relazione sulle principali attività svolte durante il primo semestre, tra le quali la chiusura del Bond di sistema Venetocentro, il lancio del Desk Imprese di Famiglia, il Patto per la coesione e lo sviluppo sostenibile con i Sindacati dei quattro territori, il consolidamento della nuova organizzazione a “rete di sedi”.
La seconda parte dei lavori è stata dedicata al tema “EVOLVERE in un mondo che cambia”.
La linea rossa che attraversa queste idee motrici sono le politiche dedicate al complesso ecosistema del lavoro in continuo cambiamento. Il secondo è la dotazione di capitale umano, che per essere adeguato alle sfide attuali necessita di nuove risorse che siano qualificate e continuamente aggiornate.
Il terzo fattore è incardinato sulle politiche per la casa, ovvero l’housing sociale, i servizi abitativi integrati a costi di locazione sostenibili, il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente.
Il quarto, infine, sono le infrastrutture, per una mobilità sostenibile, sempre più interconnessa, e l’attrattività: dall’Alta Velocità al sistema aeroportuale, dall’hub portuale e interportuale alla ZLS, sistema ferroviario metropolitano e vertiporti, strade/autostrade e opere di sicurezza idrogeologica.
LA CONGIUNTURA
Dopo un 2022 positivo per il Veneto Orientale, oltre le attese (Pil +4,2%), spinto dall’export, al record in valore di 38,3 miliardi di euro, il primo trimestre 2023 mostra qualche segnale di rallentamento per la produzione e gli ordini, in un contesto mondiale in decelerazione.
Il fatturato interno segna un +8,2%.
La crescita dell’export è ancora sostenuta (9,8 miliardi), con performance positive in tutte e quattro le province (Venezia +14,3%, Padova +12,2, Rovigo +6,1, Treviso +4,8), vendite in aumento verso la Germania (+7,2%).
Nei primi cinque mesi il mercato del lavoro risulta positivo per +43.100 posti di lavoro, il dato migliore dal 2019.
Secondo un’indagine di Confindustria Veneto Est sugli investimenti, il 60% delle imprese ha investito tra il 3 e oltre il 10% del fatturato nel corso del 2022.
Previsioni incoraggianti per il 2023. Anche se i maggiori costi del credito (per il 65% delle aziende), per effetto dei rialzi dei tassi assunti, riducono lo stock di prestiti alle imprese e frenano gli investimenti.
Tra gli altri fattori di incertezza, l’inflazione persistente, il mismatch di competenze, l’inverno demografico. Secondo le proiezioni Istat, nello scenario centrale entro il 2040 la popolazione residente in Veneto si dovrebbe ridurre di centomila persone; quella in età di lavoro (tra i 15 e i 64 anni) di oltre cinquecentomila.