A Treviso il grido d’allarme delle imprese del terziario
A lanciare il grido di allarme delle imprese del terziario è Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto, intervenuto oggi a Treviso alla presentazione della ricerca sugli scenari post pandemici nel terziario della Marca.
“C’è smarrimento nel post pandemia, abbiamo subìto un cambiamento epocale, serve coraggio.
I giovani stanno sparendo e non ci sono più i 35enni che fanno impresa nel commercio e nel terziario.
La politica deve darci risposte chiare: le imprese chiedono più velocità nei tempi”.
“Dobbiamo tornare ad essere attrattivi, ha detto Bertin.
Deve tornare la voglia di investire in Italia e deve tornare la fiducia, senza di essa i consumi non si rimettono in circolo e l’economia terziaria non potrà ripartire sul serio”.
Il presidente di Confcommercio Veneto ha sottolineato che “il turismo è il nostro “oro” ma al momento le città d’arte sono quasi azzerate.
Riusciremo a farcela se tutti, Associazioni di categoria comprese, ci adegueremo al cambiamento e forniremo soluzioni innovative e risposte certe”.
La sfida è cogliere e orientare il cambiamento.
“L’e-commerce e l’online sono decollate con la pandemia.
Ogni commerciante deve considerarla la vetrina aggiunta, sul web, non solo sulla strada o sulla piazza.
Si fanno largo nuovi modelli di business: pensare all’e-commerce non significa far perdere di valore alle proprie attività o cedere ai colossi, ma innovare la prossimità. Dobbiamo essere tutti preparati”, ha concluso Bertin.