Treviso

A Godega di S.U. la Fai dà il via alla stagione congressuale della Cisl

“Rigenerazione, persona, lavoro, ambiente”. Questi i temi attorno ai quali si è sviluppato oggi, venerdì 12 novembre, all’hotel Primavera di Godega di Sant’Urbano il terzo Congresso territoriale della Fai Cisl Belluno Treviso, la Federazione dei lavoratori del settore agroalimentare (agricoltura, industria e artigianato alimentare) e dell’ambiente (forestali, consorzi di bonifica), che ha dato il via al percorso congressuale territoriale della Cisl.

Nell’arco del prossimo mese, infatti, tutte e 18 le Federazioni di categoria celebreranno il proprio Congresso territoriale per eleggere i delegati che parteciperanno al Congresso confederale della Cisl interprovinciale del 9 e 10 febbraio 2022.

L’assemblea oggi è stata aperta dalla relazione del segretario generale Andrea Meneghel, al timone dal dicembre 2018 e riconfermato dal voto di oggi assieme ai due colleghi di segreteria Corrado De Salvador e Nesida Luechtefeld.

50 anni, di Breda di Piave, Meneghel è entrato nel mondo sindacale attraverso la Filca, la Federazione del legno e dell’edilizia, diventando delegato in un’azienda del settore del legno-arredo alla fine del 2001.
Dal 1° marzo 2006 ha iniziato a lavorare a tempo pieno nella Fai, prima come operatore, poi, dal 2009, come componente della segreteria.
Confermato anche Corrado De Salvador, classe 1966, di Alpago, sindacalista attivo nella Cisl bellunese dal 1989, prima nella categoria dei braccianti agricoli, poi nel Caf, nella Fai e nella Cisl confederale e Nesida Luechtefeld, friulana, 55 anni, componente della segreteria trevigiana della Fai dal 2009 e in quella interprovinciale dall’unificazione del 2013.

La categoria oggi fra Treviso e Belluno conta 3.825 iscritti nei settori dell’industria e dell’artigianato agroalimentare, ambientale e dell’agricoltura.

Il Congresso è stato un importante momento di riflessione che ha permesso di tracciare il quadro della situazione del comparto agroalimentare e di quello ambientale.
Nelle due province vi sono complessivamente circa 900 imprese alimentari per un totale di poco più di 10mila dipendenti, mentre nel settore agricolo sono circa 16mila le aziende con un’occupazione che si attesta intorno alle 22mila unità, di cui il 90% circa lavoratori stagionali o avventizi.

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