37° Giostra dei Castelli: a Torre di Pordenone un emozionante tuffo nel medioevo

Dalle 16.00 di sabato 16 settembre fino alle 23.00 di domenica 17 si svolgerà la 37a edizione della Giostra dei Castelli, una festa medievale che si terrà, secondo la tradizione, presso castello di Torre.
Un emozionante tuffo nelle vicende storiche di fine Quattrocento, quando i Turchi giunsero minacciosi in Friuli, predando e mettendo a ferro e fuoco Pordenone e la sua terra.
L’evento è nato nel lontano 1985 come giostra medievale coi cavalli ma poi si è convertita a rievocazione per famiglie con tanti spettacoli itineranti.
Sabato alle 20 il Conte di Ragogna scenderà dal castello con la sua corte fino all’area degli spettacoli, mettendo in scena una breve sfilata serale di apertura. Domenica alle 15 avrà luogo invece il grande corteo tradizionale con conte e contessa in testa, nobili, cavalieri, artigiani e semplici contradaioli che procederanno dal castello alla piazza don Lozer di Torre, dove tutti potranno assistere a varie esibizioni coinvolgenti, per poi tornare tutti all’area spettacoli sotto il castello.
Sono più di 350 i figuranti che prenderanno parte alla sfilata in costume, a cui si aggiungono oltre 200 artisti dei 25 migliori gruppi di rievocazione storica della penisola provenienti da Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto.
Gli spettacoli sono ad ingresso libero.
Immancabili la locanda dove sarà possibile gustare delle semplici pietanze medievali assieme alla “chalda”, cavallo di battaglia dell’evento simile alla piadina, il cui impasto viene tirato al momento dalle esperte cuoche torresane, cucinata nel forno a legna recentemente restaurato e poi farcita con formaggio, porchetta o marmellata.
La “chalda” è il fiore all’occhiello della Giostra dei Castelli, poiché solo qui in tutto il Friuli viene realizzata con questo impasto.
In programma anche il bel mercato medievale, ma anche armigeri ed arcieri e per i più piccoli sarà possibile cimentarsi nei giochi medievali per capire come passavano il tempo i bambini di fine Quattrocento.